Roma, drum and Bass e techno conquistano il weekend

Alcuni lo hanno ribattezzato il Padrino della Drum and bass, altri il Re dei Beats: quel che è certo è che dj Aphrodite, ovvero Gavin King, di strada ne ha fatta tanta da quando, nel 1988, da studente universitario a Warwick, iniziò già a gestire un locale chiamato, appunto, Aphrodite. Il successo inizia ad arrivare negli anni Novanta, quando pubblica i suoi primi due album: Aphrodite e Aftershock. La sua discografia sarà costellata di successi internazionali, che spiegano come sia divenuto un punto di riferimento per la scena Drum and bass mondiale, girando i più grandi club (venerdì sarà nella discoteca di via del Commercio).
Torna a Roma, in via Libetta, sabato, Marcel Dettmann, considerato uno dei rappresentanti più influenti della scena techno. Cresciuto nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ha iniziato a sviluppare la sua passione per la musica nell'adolescenza, seguendo i Depeche Mode e i The Cure, prima di scoprire la techno. Dal momento che nel suo Paese non c'era nessun negozio specializzato nella musica elettronica, Dettmann si diede da fare e iniziò a vendere vinili in proprio. A Berlino deve tutto: in particolare a locali come E-Werk, Tresor e Ostgut (qui divenne resident). Col passare del tempo, il dj ha accresciuto la sua reputazione di artista a 360°: si è occupato della colonna sonora di mostre fotografiche, ha firmato un progetto di danza contemporanea e ha firmato un singolo poi finito in un film. I suoi djset offrono un viaggio nella musica degli ultimi 25 anni, tra passato e modernità.
marco.pasqua@ilmessaggero.it
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